lunedì 13 aprile 2009
mercoledì 8 aprile 2009
Twilighter

Premettendo la mia rispettabile età di 21 anni (a momenti 22), vorrei comunicare che sono cosciente che sia un'età modesta ma nemmeno troppo, tanto da appassionarmi a storielle d'amore e vampiri, ideate e commercializzate per maneggiare le testoline di dodicenni e le loro, ahimè, fortissime emozioni, tipiche della loro nuova condizione ormonale, finalizzate a spillar loro soldi per soddisfare ma comunque assecondare i battiti del cuore.
Percui dico, e ribadisco che la mia età non mi appartiene.
Perciò continuo nelle mie fissazioni, e ne ho il sacrosanto diritto.
Edward Cullen, Ti Amo <3
domenica 19 ottobre 2008
..bisogna scrivere.all'infinito tendere..

Non si può dire ..nemmeno frettolosamente,che io sia una persona semplice.Nessuno ha mai abbandonato le sue faccende per potersi sedere composto e pensare a me..per raccontarmi a chi ne fosse curioso e girare intorno ai miei vizi,le mie verità..Raramente ho avuto delle storie in cui potevo dir di esser felice.tutte sono state tempestose,sconvolte e, ebbene, prive di concetto.La mia vita è stata vissuta dentro di me,fuori io...ero e sono...una ragazza che tradisce il fatto di non essere semplice,bensì complessa al primo sguardo.Una spettatrice di una molestia emotiva ogni giorno.Con questo proposito direi..Non è colpa mia.Ma ho capito che le cose non andavano quando la mia lucky strike sapeva di caramello.Nauseabondo.Io l ho sempre saputo che qualcosa andava storto..Ma quando finalmente la mia stanza ebbe una tenda,potevo nascondermi dietro di essa,oscurando tutto ciò che mi circondava,persino la consapevolezza di non poter essere protetta per sempre...e che avrei dovuto,prima o poi,guardarmi allo specchio e cercare il mio futuro..E mi sembrava che fosse colpa del mondo,che mi aveva cresciuta così.Come un cane maltrattato.Randagia eppure,con le orecchie basse.poi, quando riuscivo a aprire le finestre, il mondo era lì,sempre uguale,frenetico e sicuro di se stesso.Allora forse davo la colpa a entità che non ne avevano.Eppure qualcuno la colpa ce l'ha.Quel caramello aveva raggiunto il limite del deplorevole.Sono due le cose. o me ne fotto e cammino per una strada a caso...oppure cambio me stessa,mi muovo,mi evolvo..solo agendo su di me sarei riuscita a cambiare anche il mondo,quello che prima aveva cambiato me.Getto la cicca da qualche parte sul marciapiede.Sogno un silenzio in questa città tale da riuscire a sentirne il rumore mentre si schianta contro il tombino.Questo rumore mi uccide,mi fa pensare troppo a cose che poi non ricordo più.Devo sempre scappare per raggiungere la mia aula in orario,o comunque in un momento che non sia considerato un grave ritardo..La mia stabilità cede..non ricordo più cosa devo seguire...Storia dell'arte,o un lettorato di inglese?o ancora tecniche grafiche...Non capisco più nulla...voglio la mia strada che credo ancora di non aver trovato.Nella mia testa Corro come una forsennata,mentre nella realtà sono una tartaruga affannata.I volti non hanno più senso per me ormai...anni fa, piccola e sperduta nella grande città,ero solo una matricola per il primo anno.Non avrei mai creduto di esserlo per tutta la vita.Camminavo controcorrente in una scia di gente che veniva,che mi sballottava da un angolo all'altro.Spesso mi chiedevo chi fosse tutta questa moltitudine di volti,che vita, che mestiere,mi chiedevo cosa pensassero del futuro,che sembrava tralasciassero.Adesso tutto ciò non me lo chiedo più ormai..Sono volti di manichini che non devo assolutamente guardare,se non voglio richiedermi quanto diversamente da me affrontano la vita.Sono arrivata e respiro ancora, gli studenti mi guardano per una manciata di secondi..puzzo di tabacco e ho un pò la maglietta umida.E' ottobre e a Bari fa ancora caldo,l'enorme aula è la storia di secoli di studio, e mi guarda perplessa. Non ho mai preso appunti così velocemente,devo comprarmi un i-pod che faccia da registratore...e da voce della mia coscienza.Sono lì che scrivo.mi alzo la mattina per scrivere, e tutt'ora non mi voglio fermare...penso che sia l'unico modo che abbia per fare amicizia con me stessa.E' strano,ma lui è di fronte a me.E' con la sua nuova conquista,d'amicizia o non so cos'altro e sembra davvero sereno.Questa volta non mi hai visto per fortuna..Non vorrei tornare a qualche settimana fa,quando sola sul pianerottolo leggevo i miei orari sbagliatissimi,e distogliendo lo sguardo non vido altro che te.E sono scappata dopo un misero ciao soffocato.Per quanto altro tempo ancora dovrò ricordarti e non potrò ancora dirti che mi manchi?mi manca il tuo viso buono e le tue carezze gentili.Mi riscaldasti il cuore.ti voglio bene..A dieci giorni dalla mia iscrizione,non ho ancora trovato un amico.come mio solito.C'è Miky è giù che mi aspetta,sono trascorse molte ore e i miei appunti sn proficui.Potrei dare un esame di già..Miky mi aspetta...non fa altro ormai,mi aspetta sempre,lui..aspetta uno squillo,un cenno di voce,un bacio o una mia faccina buffa,da poterci giocare come un bambino...forse è questo che mi ha colpito di lui..non avrei mai creduto che un ragazzo così bello potesse essere anche così infantile, accompagnarmi nella mia ingenuità,e svegliarsi all'improvviso quando deve e proteggermi come un vero uomo.Ma, per adesso, un ragazzo che potesse nascondersi con me dietro la tenda.Ma lui non è così, è grande, quanto il mondo.E quanto sono orgogliosa di lui,che un futuro ce l ha già...lontano ma chiaro e limpido..Oggi ha dimenticato il suo futuro,per correre da me,l'antitesi.Chiudo i quaderni e li ordino accuratamente affinchè non si sciupino una volta dentro il monospalla.Una cartella deteriorata,macchiata qua e la e per nulla femminile.Non riesco a chiuderla,ha 2 chiusure senza senso:uno a strappo, e l'altra con una clip.E' un attrito continuo e decido di rinunciarci quando ormai una fila di studenti mi guarda impaziente.Sono l'ultima della panca, se non mi tolgo dalle palle non potranno uscire.Nel momento in cui scrivo mi rendo conto di esser fatta per fare su di me una continua ricerca.Tutto ciò è nauseante..Apro lo sportello della macchina che penso ancora a come trascorrere gli ultimi -spero-60 anni della mia vita..E lui è lì,con lo stereo acceso ad una stazione che non percepisco, mi abbraccia e di botto mi canticchia...o forse mi ulula-.- Pupo.Avrebbe dovuto nascere nel XIX secolo per non essere così demodè da canticchiarmi che su di noi non c'è nemmeno una nuvola....E' spiritoso,lo adoro quando fa così..mi guarda e arrossisce..fai presto..per fare l'amore quà e là..Abbandono la cartella sgarruppata e lo abbraccio forte..Non sono fatta per questo mondo..così freddo,ignobile..aspettavo un suo bacio così consolatorio da quando ero per strada, sballottata dalla massa di gente lavoratrice.Non so quanto passerà fino a quando mi dirai davvero che mi vuoi,perchè non mi sembra mai abbastanza ogni volta che me lo dici..Ho paura di perderti, di non ritrovare più il tuo viso alla fine delle lezioni..sapere che devo far presto, o che devi far presto..che non possiamo aspettare per fare l'amore....Mi manchi tanto amore mio..Ieri dormire accanto a te è stato come starti dentro il cuore per tutto il tempo..Non sono mai stata così calda..Stasera ti preparerò una caldissima crema pasticcera..e guarderemo insieme ritorno al futuro come se fossiil mio amico immaginario che avevo a 6 anni,quando guardavo la tv da sola..Non so nemmeno quanto ho scritto fin'ora,quante enormi cazzate riesco a formulare,ma quando sono lontana dalle pèersone che amo..solo scrivendo mi sento davvero bene.
NeF.
ispirazione: 'Baudelaire' dei Baustelle.
mercoledì 10 settembre 2008
Crisi
Un'altra lite mi ha mandata davvero all'esaurimento,sono stati giorni in cui sentivo di non trovare più motivazioni alle mie azioni, e di essere solo un burattino. Perchè la gente si accomoda su di me? cos'ho di così accomodante da non poter risolvere i miei problemi ed esserne vittima di quelli altrui..
Ho abbandonato la NeF che voleva annullarsi per non pensare più al suo futuro, ai suoi bisogni. E cercavo con tutte le mie forze di risolvere gli altri, trovandone appagamenti.Ma i miei problemi mi martellavano, erano chiusi in un cassetto in cui piangevano e irrimediabilmente imprimevano la materia, x uscire, per respirare e ricordarmi, sudata e nel panico, che esistevano ancora. Non posso soffocarli.
Sento di dover vivere da sola per trovare le mie risposte, ho corso come un cavallo sbizzarrito e buttata nelle braccia di chi poteva assistermi, nutrendo affetto sì..ma quanto?
per amare avrei dovuto capire che...bisogna essere a posto con se stessi.
E adesso mi manca, ma so ke non posso lasciare a metà ciò che mi sono imposta.
Vorrei che tutti coloro che mi hanno usata per poter essere ascoltati, aiutati, senza capirmi, senza lasciarmi scampo capissero quanto io stia peggio di quanto potessero immaginare...
Vorrei tanto degli amici a cui confidarlo...
e poter buttar fuori quello che ho dentro...
sabato 6 settembre 2008
maledetti test di ammissione
giovedì 24 luglio 2008
elenco di cose da fare
Ideologia non è un pensiero,è tutta la situazione economica e morale di un dato Paese.
Ma io userò impropriamente la parola ideologia perchè mi piace di più, o perlomeno la preferisco rispetto a "idea", che figurandola nella mia mente non mi da altro che una lampadina.
Ideologia di un intero Paese, quale la mia anima,il mio cervello e delle volte....la mia irrazionalità, semmai dovessi scoprire di averne un pò.
Ecco, ho riportato le cose da fare (e quindi da non pensare).E mi sono appena accorta che, soltanto scrivendo, ne ho trasgredita una.
-vivere alla giornata,ma pensando che sia una "bella" giornata.
-non fidarsi di nessuno, specie se con aria afflitta mi dicono "non so più come comportarmi..."
-contare fino a dieci, persino quando una frivolezza diventa un motivo per suicidarmi.
-smettere di avere per la testa "Man i feel like a woman" di Shania twain,anche se è passato un decennio da quando l ho ascoltata.è assurdo.
-non accompagnare mai nessuno al centro commerciale dopo aver lavorato troppo, per poi ritrovarmi davanti ad un costume da bagno taglia XL e dover per forza dire "sì è carino." "non sai fare altro?" "cosa dovrei fare?" "non so, tipo venirmi dietro x altri 1000negozi e nel caso fabbricarmi tu il costume perfetto per la mia taglia ultra 48, e magari chiudere il becco se minimamente ti passa x la testa un'alternativa a questo."
-comprarmi qualcosa che mi renda adatta alla società, e non qualcosa che mi scacci.
-smettere di pensare che il mio cervello debba essere analizzato e che sia un entità grande quanto un Paese.
-sognare qualcosa e operare affinchè si realizzi, una volta tanto...
-decidermi ad uscire nel Mondo E FOTOGRAFARLO.
-decidere tra A e B e non decidere tra A,B,C,D,E,F,G,H,I,L.....
-soprattutto decidere o A o B!!!
-essere disponibile nei LIMITI
-crepare a lavoro fino a quanto non avrò raggiunto quota 700euro per il mio pc nuovo di zecca da non lasciare assolutamente nelle mani di nessuno.
mercoledì 23 luglio 2008
